giovedì 30 luglio 2009
Il viaggio dell'elefante
Pronti? Si parteeee! E l'elefante salomone (rigorosamente in minuscolo), lentamente, passo dopo passo, dalla lontana Lisbona, passando per la Spagna, si muove per raggiungere, come un pacco regalo, la fredda Vienna.
Il libro va letto come se il lettore fosse sulla groppa dell'elefante che dondolando si muove nell'Europa del lontano cinquecento. Tra cerimoniali quotidiani, arciduca spocchiosi, comandanti di truppa leali e affidabili, preti in preda alle peggiori superstizioni e cornac indiani - chi accudisce e guida, in perfetta simbiosi, l'amico elefante - contornati dai mille dubbi.
La storia, grottesca nel suo profondo, è tenuta insieme da un'ironia e da un distacco che lascia il lettore sprovveduto, e non, in uno stato di perenne invidia letteraria. E per sopravvivere alla vergogna, corre a prendere tutto quanto ha scritto nel tempo e, di nascosto, lo getta via. Senza neanche passare per il riciclo.
lunedì 20 luglio 2009
La guerra dei figli
di Lidia Ravera - Garzanti
Il terrorismo, gli anni ’70, l’attacco al cuore dello stato, il delitto Moro. Temi forti, sconvolgenti, pieni di sangue e dolore. Saggi, racconti in prima persona, pentimenti, romanzetti di bassa
qualità. Molti sputansentenze senza arte né parte, solo al soldo del potente di turno.
Questa fatica di Lidia Ravera è totalmente diversa di tutte quelle che ho già incontrato e che hanno affrontato il tema della ‘guerra civile’ in Italia in quegli anni.
E’ l’unico libro che affronta il tema della deriva terroristica dal di dentro di una famiglia. Ma soprattutto con gli occhi di una sorella, minore, della ‘compagna che ha sbagliato’.
E’ impressionante vedersi catapultare all’interno delle dinamiche familiari - come se fosse la tua! - alle prese prima con una sana e pulita ribellione, poi con un contrasto che porta alla ‘fuga’ dalla famiglia, e poi ancora, drammaticamente, doversi misurare con la clandestinità di una sorella, con le sua azioni criminose e con il suo forzato esilio.
E il libro, almeno per me, è tutto lì.
L’evoluzione di una rapporto tra sorelle, da sempre unitissime, da amore, complicità, copertura reciproca e trasgressione adolescenziale, per poi diventare angoscia e preoccupazione, fino a sfociare nella presa di coscienza e quindi nell’abbandono di un rapporto che ormai non poteva più esistere.
Un libro, duro, intimo, trascinante in alcune parti. Un libro che trasuda sofferenza, quella vera. Un libro sulla fine di un amore, quello più puro, tra sorelle (o fratelli).
La Ravera è straordinaria. Anche questa volta.