sabato 21 ottobre 2017

Il caffè dei piccoli miracoli

di Nicolas Barreau - Feltrinelli

Le storie d'amore a lieto fine - almeno sui libri - hanno una forza propulsiva seconda solo alla Rivoluzione d'Ottobre.
E Barreau, delle storie d'amore, è un vero maestro.
Ma questa volta un po' toppa, risulta meno efficace, con una storia un po' noiosa, che si disperde, spesso e volentieri, tra inutili descrizioni - sembra una Lonley Planet! - di Venezia, delle calli, dei canali, delle chiese e di chissà che cos'altro.
Nelly, la protagonista, bella come non mai - come si addice alle signorine perbene protagoniste letterarie di storie d'amore dall'accento parigino, si innamora prima di un professore che non l'amava niente, poi si invola a Venezia per disperarsi, piangere, evadere e, forse, dimenticare.
Ma l'amore è bello, spesso, ma anche imprevedibile e basta camminare come una gambero in Piazza San Marco per trovare quello che in una vita non si è mai palesato.
È intrigante la storia della nonna, ormai defunta,  della giovane ragazza, le cui orme la dolce Nelly sembra ripercorrere a distanza di decine d'anni. Speriamo con risultati migliori.
Il libro non convince fino in fondo, anche nella speciale classifica dei libri di genere.
La prima metà è stranamente sospesa, si arrotola su se stessa, si contorce senza trovare un suo fine. Poi lentamente la lettura diventa più sensuale, dolce, con le emozioni che piano piano prendono la loro parte di scena, rendendo il tutto più affascinante.
Questo uso in letteratura di lettere, cartoline, messaggi di ogni genere ritrovati a distanza di tempo e he segnano un amore perduto o dimenticato mi sembra di averla già letta...

lunedì 16 ottobre 2017

Morte a San Siro

di Alessandro Bastasi - Fratelli Frilli Editori

I libri targati Fratelli Frilli Editori sono praline del cioccolato migliore che si trova in commercio.
Delicati, gustosi, decisi, con ingredienti di qualità, a volte impareggiabili.
Questa chicca ci fa viaggiare nel tempo, nei luoghi e nelle menti, spesso contorte, umane.
E non solo per la storia 'gialla'.
Ma anche perché tra queste righe ritroviamo i Beatles, le lotte straordinarie degli anni '60/'70, la tristezza del pensiero perbenista, la cafoneria dilagante e obbligatoria dei nostri giorni, la paura di invecchiare e il timore di amare, il potere del denaro. E poi la difficoltà nei rapporti tra padri e figlie, la consapevolezza che l'amore eterno non esiste, la speranza che dopo ogni caduta ci si riesce a rialzare, a volte più forti di prima.
Abitando proprio nella zona dello stadio meneghino da quasi tutto la vita speravo in una storia ambientata tra le strade e le case che ben conosco. Così, per sentirsi per una volta il centro del mondo. Ma la zona San Siro è solo un pretesto per dare il via alla storia, alle indagini del commissario e all'inchiesta della bella giornalista in combutta con il padre.
Tant'è, poco male. Vorrà dire che una storia nella zona e sulla zona la scriverò io.
Il libro è appassionante, gradevole e man mano che si archiviano le pagine lette acquista un sapore ancora più gustoso.
Proprio come il buon vino invecchiato bene.




giovedì 12 ottobre 2017

Quel che l'acqua nasconde

di Alessandro Perissinotto - Piemme

Il passato, prima o poi, chiede il conto. Rassegnatevi!
E gli anni '70, ad alcuni o forse a molti, di conti ne devono presentare parecchi.
Intendiamoci, quegli anni, formidabili!, sono stati straordinari, ricchi, vivi, pieni di giovani alla ricerca di un mondo più giusto, più libero, più umano.
Essere stati sconfitti, e con tante perdite, non autorizza a denigrare e tacciare quel periodo - anche attraverso una lettura storica affrettata e perbenista - come buio, pieno di solo terrore, vuoto e violento.
Perissinotto, mi par di capire, se ne guarda bene.
Ritorna su quegli anni per raccontarci una storia in cui il passato riemerge, quando meno te lo aspetti, una volta che tutti lo avevano sepolto e, almeno strumentalmente, dimenticato.
Ma il passato riemerge, sempre, a volte per nostalgia, a volte per angoscia, a volte per riallacciare un amore, a volte per farsi pagare. In genere un conto molto, ma molto salato.
È bellissimo, in queste pagine, rincorrere la verità, ascoltare le tensioni crescenti del ricercatore di fama mondiale, ascoltare i dubbi e le perplessità della moglie, vivere ogni istante con la voce narrante protagonista.
Un romanzo che non rassicura, anzi.
Un finale amaro, non concluso.

giovedì 5 ottobre 2017

La biblioteca sull'oceano

di Ashley Hay - Sperling&Kupfer

Non sono balle, i libri curano!
Una storia contrassegnata dal dolore, dal senso di comunità, dalla guerra passata, dai suoi ricordi.
Ma una storia anche siglata dalla forte, immensa e infinita presenza dell'amore: verso la propria metà, verso l'amicizia, verso la cultura e i libri, verso la lettura.
La compagnia dei libri - un lavoro in biblioteca - aiuta, o meglio salva!, la protagonista a trovare una via d'uscita dopo la perdita del marito, improvvisa e inaspettata.
Il libro ci racconta, oltre a trascinarci nella narrazione e nei fatti, un mondo lontano, di grandi spazi, di menti libere sopraffatte dalla vita.
Ma anche allinea sul palcoscenico letterario amicizie forti, indistruttibili - tanto forti da farle desiderare anche al lettore più distratto -, comunità che non sta a guardare e aiuta, figli non solo desiderosi di attenzioni ma anche capaci di ricambiare, poesie d'incanto.
Il tutto fino alla fine, senza quasi mai togliere il piede dall'acceleratore delle emozioni.
Fino a una bella fine, che offre speranza anche a chi ormai ha girato la faccia dall'altra parte.
Un'ultima nota 'personale'.
Il libro è stato letto sul Kindle: il fascino e l'attrazione per lo strumento digitale cresce e ormai occupa un posto autorevole nella libreria.

lunedì 2 ottobre 2017

La rivincita di una libraria

di Cynthia Swanson - Garzanti

La Vita è sogno, ci insegnava Calderon de la Barca, già nel 1635...
Ma a volte la vita è un incubo peggiore di quello che sogniamo.
Questo romanzo dell'autrice americana è un esordio curioso, molto esperto, molto maturo; sia nella narrazione, sia nello stile, tutto tranne che acerbo.
È una storia che si sdoppia in continuazione, che apre e chiude porte di felicità e di dolore, di vita e di morte, di sogno e realtà.
Il desiderio di cambiare, di guardare l'erba del vicino, di crescere ed evolvere senza alcuna discrezione e senso di sé, spesso ci porta ad azioni sbracate e a sogni lontani e irrealistici. Facendoci dimenticare quanto abbiamo.
Intendiamoci, sognare è parte della realtà ed è uno dei motori del vivere. Ma il sogno, il desiderio ha uno spazio limitato, stimola ma non può prendere il posto della realtà che circonda, pena la delusione sicura, la cecità nel quotidiano, l'impossibilità di stare al mondo.
Il sogno stimola, non decide. Suggerisce, non ordina.
Questo entrare e uscire dalla realtà di Kitty, la protagonista, tiene sospeso il lettore che si domanda in continuazione quale sia la vita di tutti i giorni quali i voli onirici.
È un dolce viaggio, che si intraprende tra queste pagine, nella vita, che aiuta a confortarsi a dedicarsi a sé, a ripensare le decisioni più importanti che si sono fatte nella vita.
Anche quelle che hanno ceduto più al sogno...
 
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