venerdì 18 gennaio 2013

L'incontro

di Michela Murgia - Einaudi

Un racconto lungo o un romanzo breve? Dilemma che può decidere della sorte dell'autrice, del mercato editoriale tutto ma soprattutto del futuro del mondo.
Io non ho mai letto nulla della scrittrice sarda, colpevolmente, e quindi mi sono accostato a una delle scrittrice di maggiore successo in questi anni, con grande circospezione e grande curiosità.
Sono uno snob editoriale, quando qualcuno ha troppo successo io cerco di stargli un po' lontano, riservandomi di leggerlo quando si comincia un po' a dimenticarsi di lui.
Dopo il successo enorme di Accabadora, io sono girato al largo.
Poi, un giorno in auto, sento a Fahrenheit la presentazione di questo libro, direttamente dalla viva voce dell'autrice. E ho capito del successo.
A parte la bellissima voce, l'ultima fatica della scrittrice sarda è stata raccontata e presentata riuscendo a trascinarmi, immediatamente, verso la più vicina libreria per acquistarlo.
Letto in un paio di giorni.
Straordinario esempio di elogio alla nostalgia, il libro è meravigliosamente dedito al racconto della vita di paese e alla storia di adolescenti alle prese con una disputa socio-religiosa.
La bellezza delle atmosfere, il linguaggio, l'immediatezza della narrativa rendono queste pagine quasi memorabili.
Credo che ognuno - almeno di una certa età - riconosca se stesso nel percorso quotidiano di questi ragazzi, nella loro esperienza di vita, del loro crescere in un mondo comunque di adulti.
Bellissimo scrivere, affascinante lettura, magnifica esperienza.
Ora vado a ritroso e mi riservo Accabadora.

lunedì 14 gennaio 2013

Milioni di milioni

di Marco Malvaldi - Sellerio

"Le stelle sono tante, milioni di milioni, la stella di Negroni! Vuol dire qualità!" Non sono impazzito, ma leggendo il titolo di questo nuovo libro di Malvaldi l'aggancio mentale immediato è questo 'Carosello' dei tanto sognati anni '60 che pubblicizzava il buon salame - da qui il Negronetto.
Ma siccome non di salame - ahimeé - dobbiamo parlare ma di libri, eccosi alla nuova fatica letteraria dello scrittore toscano.
Premessa d'obbligo. In questo libro non c'è nemmeno un barlume del Bar Lume.
Ci spostiamo sull'appennino tosco-emiliano, in un paesino sperduto, in un inverno qualunque, con una nevicata mica tanto qualsiasi.
Due ricercatori cascano tra le mura di questo posto abbandonato da dio, per uno studio sulla paventata longevità e sanità assoluta del popolo autoctono. Tutto si rivelerà un'intuizione per lo meno azzardata, anche se la ricerca permette ai due giovani intellettuali di assistere e scoprire un delitto, ad analizzarne i confini, a studiare le singole personalità del paese, a comprenderne le piccolezze, e a scovare finalmente l'assassino. Oltre che a farsi delle mangiate epiche annaffiate da cospicui fiaschi di vino rosso corposo.
Adoro questi ambienti di provincia, queste atmosfere da villaggio ai confini del mondo, questi personaggi che sfilano a uno a uno presentandosi e raccontando le proprie gioie e le proprie delusioni. E poi il lettore si crea delle immagini in testa, prende parte decisamente alle indagini, riscopre indizi, annusa i piatti...
La nevicata ha un ruolo fondamentale, anche se rende tutto più bianco e pulito della realtà stessa.
Chissà se questa è la prima prova di un nuovo serial.

venerdì 11 gennaio 2013

La vendetta

di Marco Vichi - Guanda

Io ho una sorta di venerazione per Marco Vichi, non tanto per Bordelli e la sua Toscana, ma per lo stile straordinariamente fluido che Vichi riesce a trasferire sulle sue pagine. Tutte.
Anche questa fatica conferma questa affermazione.
Il libro è strano. Una storia 'maledetta', fatta di poveri barboni allo sbando in una (credo) Firenze negli orribili anni '80, alle prese con un 'progetto' che vuole riscattare un'ossessione di una vita.
Un noir (si può dire?) che raccoglie disperazione, abbandono, tristezza, solitudine e tanta, tanta follia.
Il tema, delicatissimo in questo paese cattolico-centrico, è quello della vendetta, della sua liceità morale, della sua 'applicabilità' sociale, fino alla soluzione finale.
E quindi, di rimando, il tema del perdono, abusato a parole, ma sempre più relegato nei più reconditi angoli bui di ogni singola morale.
E di rimbalzo ancora, il tema del 'dimenticare', un po' perdonare e un po' salvare la propria integrità mentale.
Tutti aspetti molto complessi, di difficile digestione intellettuale, che l'andamento della storia del libro un po' annacqua ma che non riesce a mascherare del tutto.
Libro ostico, da saper leggere, da comprendere fino in fondo.
Il finale mi pare è un po' sbrigativo. Forse il lettore sente il diritto di essere rassicurato un po' di più, e quindi reclama un finale più trasparente, più socialmente sostenibile.
Ma Vichi, anche questa volta, si dimostra scrittore di razza, spiazzando tutto e tutti.
Bello e maledetto, questo libro.
Non è per tutti, proprio per niente.

martedì 8 gennaio 2013

Una voce di notte

di Andrea Camilleri - Sellerio

Camilleri torna all'antico! Camilleri rincorre se stesso! Montalbano torna a fare il suo lavoro! Che succede a Camilleri? Ma che fine sta facendo Montalbano?
Questi gli interrogativi che si pone il lettore - attento - alla fine della lettura di questa ennesima prova dell'autore siciliano.
Perché questo libro torna un po' alle origini, e con un indizio all'inizio e una conferma alla fine, si capisce il perché.
Questo libro ha ormai cinque anni.
E così, dopo gli ultimi scritti che mettono a dura prova il commissario più famoso d'Italia - sia per l'età, sia per le donne, sia per il suo futuro - questo lo fa ritornare agli antichi fasti, all'inchiesta  fino al colpevole, senza distrazioni.
Con Catarella che ne combina una al giorno, Livia insopportabile ma fa solo la sua parte, il questore che addirittura diventa buono, e il dottore insopportabile come sempre.
Ma questo libro non mette in discussione il mondo che circonda il prode poliziotto siciliano, non obbliga il commissario a drammatici bilanci, non gli fa contare gli anni che passano sempre più velocemente, non gli mette sotto il naso bellissime donzelle che lo fanno sempre più vacillare.
No, è ancora una dei romanzi rassicuranti, in cui lui è impegnato nella sua professione, al servizio dello stato.
Non so quale preferisco. Non so se la versione 'gialla' assoluta oppure quella che mette in discussione tutto e tutti.
Forse l'ultima, più vicina al mio modo di vivere.
Ma a volte si ha necessità di avere qualche pacca sulle spalle, per poter continuare ad andare avanti, rassicurati.

L'uomo sbagliato

di Erica Arosio - La Tartaruga

Libro strano. Forse un po' scontato, forse un rosa un po' chic, forse un libro che non ce la fa a diventare 'adulto', ma un'accettabile storia di amore e morte e tristezze della vita.
Per tutti i gusti e per una piacevole, e un po' ricercata, lettura.

Cinquanta sfumature di grigio/nero e rosso

di E. L. James - Mondadori

Questo commento vale per tutti e tre i libri, tanto non cambia nulla...
Geniale operazione di marketing editoriale che ha dato grande successo alla sua autrice e ha dato il via alla cosiddetta letteratura erotica al femminile (più o meno).
Ma niente di più, ma davvero.
Ci casco in questa trilogia per un'offerta imperdibile nel formato ebook. E non mela faccio sfuggire.
Li leggo uno in fila all'altro (anche perché se ti fermi a pensare butti tutto nel camino) e queste le conclusioni:

- Lui è il più grande e assoluto accarezzatore di nocche di mani femminili di tutti i tempi
- Lui è il miglior pilota di elicotteri al mondo
- Lui è il migliore pilota di auto al mondo
- Lui è il più grande scopatore al mondo, aldilà delle modalità
- Lui è l'uomo più ricco al mondo (guadagna se non ricordo male come la signora che ha appena concluso vittoriosamente la sua causa di divorzio)
- Lui è il più grande magnate di industria e finanziario del mondo
- Lui compra aziende tutti i giorni come noi il latte
- Lui è il più grande uomo d'affari al mondo
- Lui è l'uomo più ricco al  mondo a 27 anni (se ricordo bene - comunque sotto i trenta)
- Lui è il più grande suonatore di piano al mondo
- Lui ha il passato più allucinante di ogni uomo sul pianeta terra
- Lui è il maggiore possessore di case di tutto il  mondo
- Lui è il miglior skipper e pilota di yacht e di motoslitte che l'universo conosce
- Lui è sicuramente il massimo assoluto in termini di sesso, fantasie sessuali, perversioni sessuali e di soddisfazione sessuale delle proprie partner
- Lui è l'uomo più geloso al mondo
- Lui bacia come neanche Cary Grant e George Clooney e Brad Pitt messi insieme
- Lui, scusate dimenticavo, è bellissimo, elegantissimo, affascinantissimo, seducentissimo, sexyssimo...
- Lui è il tutto, assoluto, onnipotente.

- Lei è scema
- Lei ne combina di tutti i colori e non impara nulla
- Lei dice solo banalità
- Lei protesta ma poi fa sempre quello che vuole lui
- Lei si sottomette, ma anche no, ma forse sì, ma che palle...
- Lei è bellissima, ma io me la immagino scialbina e vuota dentro
- Lei, nonostante ciò, diventa direttore editoriale a 23?, 24?, boh anni, chissà come mai?
- Lei è la donna che si fa sempre le stesse domande per tutti i tre libri senza segnarsi mai una risposta in modo da non dimenticarla
- Lei lo ama, questa sembra l'unica cosa indubbia
- Lei ha amici veramente imbarazzanti

Sullo sfondo i tre colori: grigio, nero e rosso e quelle città americane un po' ai margini che tanto west fanno.
Alla fine il nulla, neanche qualche sogno erotico recondito su cui fare affidamento.
Il bello di questa esperienza editoriale a tre? Aver letto tutto sul reader e avere scoperto che gli ebook non sono figli del diavolo, ma sono libri a tutti gli effetti.
 
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