mercoledì 18 aprile 2012

Le Tigri di Mompracem

di Emilio Salgari - Einaudi

Ho ricomprato questo libro con l'obbiettivo, chiaro e determinato, di leggerlo con mio figlio di otto anni. Insieme. Dopo 45anni. E ho fatto un errore, duplice.
Primo perché il linguaggio è troppo arcaico per un bambino di oggi. Leggere con lui e dover 'tradurre' quasi ogni riga in modo che la comprenda è una sfida impossibile, oltre a farmi venire la raucedine. 
Secondo perché il libro è veramente noioso.
O meglio Sandokan, la Tigre della Malesia, l'eroe di intere generazioni, la furia dei mari che lotta contro gli inglesi invasori, è sì un grande condottiero (forse), un fiero combattente (forse), ma almeno in questo libro - il primo della serie malese - è anche un bamboccio (sicuro) che ha perso la testa per una ragazzina, per di più inglese, che quindi tanto bella non può essere. Tra l'altro poco più che maggiorenne.
Insomma un eroe travolto più che dalla furia dei mari e dagli uragani, dalla sua tempesta ormonale post-adolescenziale. È un continuo lamento, noioso, fastidioso e decisamente poco eroico, il suo.
Una delusione, dopo oltre quarant'anni, da cui non mi rimetterò mai più.
Penso che smetterò di leggere... Mi butto sul body-building.

1 commento:

  1. Ahahah, e pensare che mi son sempre riproposta di rileggermeli tutti ( mi gioco il jolly di non avere pargoletti da indottrinare ^^). Fortuna che ho letto questo post, no perché io e il body building non è che andiamo troppo d'accordo :D

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