sabato 7 aprile 2012

La casa di ringhiera

di Francesco Recami - Sellerio


Questo libro non mi piace, mi irrita, mi disgusta.
Non so se lo stesso è per l’autore, che naturalmente non conosco e di cui ho acquistato altri libri, che spero mi riconcilino con la sua scrittura.
Questo è un libro che ha voglia di sensazionalismo, di provocare senza trasgredire. Vuole solo colpire allo stomaco, senza dare una via di uscita al lettore.
Vuole solo provocare.
E a me le provocazioni, senza fine, non mi piacciono.
Uno scrittore deve dare vie d’uscita, deve lasciare qualche porta aperta. Al contrario, così la penso, è inutile che scriva. Può fare il killer, può vendere droga, può fare la fine di Michael Douglas in ‘Un giorno di ordinaria follia’.
Sono stufo di dover far fronte a una vena di insano pessimismo che trascina tutto: sentimenti, amicizie, affetti, voglia di convivere. Ma soprattutto voglia di migliorare questo schifoso mondo.
Forse non ho capito nulla, intendiamoci.
E poi i bambini, maledizione, devono essere lasciati stare, non diventare oggetto di delle peggio nefandezze e ossessioni.
La vita è così?, mi dite...
Non tutta, solo quella dei paranoici. 
E non è obbligatorio raccontarla, proprio no.

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