lunedì 22 agosto 2016

Numero undici

di Jonathan Coe - Feltrinelli

Ecco, il ritorno di Coe, il seguito alla Famiglia Winshaw..., ma dove?
Io proprio questo libro non l'ho capito né apprezzato e tanto meno gustato.
E pensare che dopo tanti giri e rigiri attendevo con ansia 'il ritorno di Coe' agli antichi libri fatti di denuncia sociale e di raffinata psicologia dei singoli personaggi e della disgregazione della famiglia.
Ma qui non c'è nulla di quanto strombazzato nelle critiche e negli articoli di lancio del libro.
O forse non ci vedo io quello che è evidente a tutti.
Qui si passa dalle paranoie di due ragazzine alla follia di una vecchia con strane carte da gioco, dalla gambe di legno che nascono dal nulla a orribili ragni che chiudono una storia senza capo né coda.
Iniziato, mollato lì, ripreso e rimollato, per poi finirlo con uno sforzo titanico perché i libri non si lasciano mai per strada -
dietro ogni nuova pagina ci può essere un mondo che se non leggi ti perdi.
Ma io dietro alle nuove pagine non ci ho trovato nulla, ma nulla nulla nulla.
Visto il successo di vendita e di critica del libro, visto il nome dell'autore, sono certo che il problema sono io. Oppure l'ho letto nel momento sbagliato.
Ma non sono sicuro al cento per cento...
Non riesco ad aggiungere altro, tanta è la delusione.

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