Mah, non so, non so proprio che dire.
Insomma un grande frappè che, non fosse per qualche pezzo non ben frullato, scivolerebbe senza lasciare alcun segno, come l'acqua in un torrente di montagna.
Libro un po' povero, insopportabilmente leggero, che rasenta la banalità.
L'errore è stato leggerlo a gennaio e non d'estate sotto un sole cocente, annoiandosi febbrilmente - come sempre!, sotto l'ombrellone al mare.
Che fatica, immagino, fare centro con tutti i libri, caro scrittore!
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