mercoledì 2 aprile 2014

Arrigoni e il caso di Piazzale Loreto

di Dario Crapanzano - Fratelli Frilli

Quando cadi nella trappola delle serie di gialli letterari non ne esci più. Il commissario Arrigoni non è Maigret - anche perché Milano non è Parigi, ahimè - ma nemmeno Montalbano o Poirot, ma si lascia leggere, lasciandoti sognare sul bel tempo che fu.
La storia è un po' strana, a dire il vero, e ti lascia un po' basito, per la dinamica, per il movente, ma soprattutto per la geniale trovata delle gemelle alle prese con due vite diverse e lontane mille miglia.
Milano è sempre sullo sfondo, più grigia che mai, nella sua zona est, operaia e lavoratrice, all'opera per ricostruire l'Italia e avvicinarsi al boom economico.
Arrigoni è sempre più rassicurante - forse troppo! - e credo che sia il suo peggior difetto. Non sgarra mai, non fa mai colpi di testa, non si scaglia contro nessuno. È troppo bravo questo commissario, con una moglie troppo bella, una figlia troppo brava...
I libri di Crapanzano sono godibili viaggi nel passato non solo in una Milano che non c'è più, ma in un mondo che ormai non esiste più e che ci dobbiamo dimenticare alla svelta.
Per non cadere in depressione...

Nessun commento:

Posta un commento

 
Paperblog