martedì 27 maggio 2014

Correva l'anno del nostro amore

di Caterina Bonvicini - Garzanti

L'amore eterno, l'amore che unisce, l'amore che allontana, l'amore che odia, l'amore che sparisce...tutto ciò in questo un po' noioso libro cascatomi letteralmente addosso in una visita in libreria.
E quindi l'ho ascoltato. È stato lui a scegliermi e quindi non ho potuto rifiutarmi.
Ma il segnale non è dei migliori.
Se i libri noiosi e un po' scontati mi scelgono, se i libri all'acqua di rose e malamente romantici mi cercano, vuol, dire che io sono così?
Preferisco non pensarci, e decidere in totale autonomia dittatoriale che i libri che mi scelgono sono quelli che sono attratti dal loro opposto. I libri 'leggeri' si scelgono lettori intellettualmente elevati, profondi e formidabilmente intelligenti. Sennò chi li comprano?
Ma a parte questa inutile diatriba tra libri, cervelli e il sottoscritto, questo romanzo è una sorta di racconto per fasi dell'amore più o meno consumato tra due bambini che diventano adolescenti, e come spesso capita, anche adulti.
Un amore contrastato, tra opposti ceti sociali, e prove di riscatto, tra decadenze familiari e arricchimenti più o meno leciti.
Non si prova simpatia per nessuno dei due protagonisti nella narrazione, anzi si sente salire lungo la schiena un fastidio crescente a mano a mano la storia si racconta.
Poi finisce, come tutte le cose del mondo, e si tira un sospiro neanche di sollievo. Solo di libertà.
Bella la villa della famiglia della protagonista femminile, mi ha fatto sognare, almeno lei...

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