martedì 31 maggio 2011

Il sorriso di Angelica

di Andrea Camilleri - Sellerio

Montalbano è un vero farfallone. Un vero cinquantino (e rotti) in crisi di identità, di senilità indotta e in piena recrudescenza adolescenziale. Tutto ciò lo porta all'autodistruzione - anche se nel frattempo si diverte, e scusate se è poco.
Inutile raccontare, descrivere, valutare, sottolineare. Di Montalbano, Fazio, Catarella e di Vigata sappiamo ormai tutto. Li apprezziamo, come talvolta ci annoiamo un po'.
Il bello di questa puntata della vita siciliana intorno a un commissariato, è la testa che il prode commissario perde per una bellissima trentenne che ricorda eroine di epica memoria.
Il questurino si perde dietro alle gonnelle di questa bellissima apparizione - anche il lettore sensibile se ne innamora, descritta com'è - fino a un finale pseudo-tragico e alla riapparizione di quella noia mortale che è la sua donna ligure.
Ne sta nel frattempo già uscendo un altro, della serie.
Camilleri è prolifico, e quindi a volte ripetitivo.
Io centellinerei un po' di più le uscite, e Sellerio dovrebbe porsi il problema.

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