Vi ricordate quando eravate piccoli e la mamma - almeno ai miei tempi - vi costringeva a mangiare la minestra 'così almeno mangi un po' di verdura che ti fa bene'?
Bene, cosa c'era di peggio?
Mangiare quella ministra quando era insipida e senza sapore, cosa che a casa mia capitava spesso.
Ecco questo libro è senza sapore, insipido, e anche un bel po' noioso.

Ma ne viene fuori un noioso racconto di episodi e di rincorse parentali che, almeno a me, grande fan dello scrittore lacustre, hanno annoiato fino alla morte, fino al punto di saltare alcune parti e pagine, con sensi di colpa che non riuscirò a lavare neanche immergendomi nel fiume sacro tanto caro agli dei.
Che dire d'altro? Nulla.
Non è un caso che il libro non è editato da Garzanti ma da un altro editore, ora proprietario del social network su cui scrivo.
Un segno divino o di vino?
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