mercoledì 25 marzo 2009

Un assassino di troppo

di Per Wahlöö, Maj Sjöwall - Sellerio

Questi gialli vichinghi degli anni '70 sono bellissimi. Per tre motivi: a) perché proprio sono degli anni '70; b) perché sono una critica velenosa e reiterata alla deriva liberista della socialdemocrazia svedese e alla 'sua' società; c) ma soprattutto perché il protagonista commissario non deborda come gli eroi polizieschi di oggi (Montalbano, Wallander...), ma sta al suo posto, lasciando protagonista la vicenda, che sviluppa e si sviscera liberamente. Come sempre chapeau a Sellerio, che li sta ristampando.

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