Siamo negli anni cinquanta, nella non ancora liberal San Francisco. Una storia strana, dove il passato improvvisamente ritorna, scombussola, mette in discussione e cerca di sovvertire lo status quo ' normale'.
E allora la famiglia viene investita da un ciclone che rimette in discussione il matrimonio, apre le porte a un'omosessualità mai sopita del marito, e porta l'unione a una sua naturale distruzione.
E' a questo punto che la moglie, ma soprattutto la madre, mostra i muscoli, contratta, litiga, cede, si riprende, solo per salvare suo figlio. Fino a un finale, naturalmente, a sorpresa.
La moglie, o meglio la madre, sceglie non di difendere il matrimonio, ma di difendere solo il figlio. E la chiave di lettura di tutto questo è veramente inquietante.
Il libro ha ampie zone oscure, ha una struttura ballerina. Talvolta, addirittura!, non si capisce chi parla, chi è chi, chi è bianco, chi è nero.
E' veramente fastidioso dover tornare indietro alle pagine appena lette per cercare di capire. E spesso invano.
Un buco letterario nell'acqua.
Nessun commento:
Posta un commento