Un libro nel libro. Leggere 'Le quaranta porte' è un esercizio per la mente, perché impone un continuo confronto tra diversità, tra tempi e tra gli uomini.
La prima parte ha difficoltà a decollare. Si incarta spesso e volentieri, annoia. Ma prepara il terreno per un'accelerazione nella seconda in cui tutto diventa splendido, luminoso, forte.
La conclusione, drammatica e solennemente triste, comunque ci dà speranza in un futuro migliore, in un riscatto personale e in una vita più serena.
Un libro impegnativo, che lascia il segno.
Aprite le prime pagine consci di iniziare un'esperienza insolita e infinitamente dolce.
Un buon modo per far scappare la mente.
Nessun commento:
Posta un commento