Dedicato a chi è riuscito a scappare. Dedicato a chi riesce a fuggire. Dedicato a chi, almeno per un po’, è riuscito a scomparire.
Il signor Monde, la mattina del suo compleanno, mentre il suo autista lo sta portando al lavoro, come ogni giorno, decide di scomparire, lasciando moglie e figli, azienda, passato e la sua vita di tutti i giorni. Si rade, si cambia, prende il primo treno verso la costa azzurra e corre a vedere il mare.
Poi incontra una donna, trova un lavoro, vive un’esistenza agli antipodi della sua storia. Fino a incontrare la sua ex moglie che gli sconvolgerà di nuovo la vita fino alla soluzione finale, forse inattesa.

L’ipocrisia di tutti i giorni, i finti affetti, le consuetudine sociale: cancellate con un colpo di spugna per ritrovarsi a vivere, forse per la prima volta, la ‘propria’ vita, e non quella che gli altri ci hanno imposto.
E allora Nizza, la ragazza del casinò, il gioco d’azzardo...
Simenon ha la capacità di sbatterci in faccia quello che tutti intimamente pensiamo, che tutti ci domandiamo: siamo felici?
Sempre più sublime, l’autore belga.
La mia speranza è che la pubblicazione di tutti i romanzi, che Adelphi ha intrapreso, non finisca mai.
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