domenica 14 ottobre 2012

Corte d'assise

di Georges Simenon - Adelphi

Madonna santa che angoscia! L'uomo, nei romanzo di Simenon, ha una sorta di peccato originale che prima o poi paga, o con la giustizia oppure con la follia di un momento.
Un bulletto di periferia si ritrova al centro di qualcosa più grosso di lui e, come sempre, non reagisce, subisce, compresso da un destino ineluttabile e puntuale.
Gli uomini di Simenon, o le donne, alla fine pagano sempre, spesso per qualcosa che non hanno commesso, come legge del contrappasso. Pagano per la loro colpa di vivere nel mondo, di essere abitanti marginali di questo mondo alla fine della sua corsa.
L'angoscia è totale, ripeto, ma lo stimolo, la voglia di mettersi in gioco, si rinnova ogni libro dell'autore belga che si inizia.
Sublime.

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