giovedì 25 ottobre 2012

Il torto del soldato

di Erri De Luca - Feltrinelli

Un ago. Ecco cos'è la scrittura di Erri De Luca in questo racconto lungo. Un ago, di quelli grossi, che servono a cucire tessuti pesanti, spessi, complicati.
Ne 'Il torto del soldato' l'autore entra ed esce dal passato come un ago che si infila per poi riuscire dal tessuto che sta cucendo.
L'incubo delle persecuzioni naziste a spese del popolo ebraico, un'infatuazione infantile di vacanze ormai dimenticate, la traduzione di un testo yiddish in italiano, sguardi continui che si incrociano e che sollevano mille domande, ricordi che si insinuano e che sconvolgono il presente di fronte a un passato torbido e a un futuro sempre più indecifrabile.
È bello questo continuo gioco del tempo, che ci incolla ala pagina, ma che nello stesso tempo allontana, e invita il lettore al ricordo personale, al confronto tra esperienze.
Questo libro è straordinario. Non so se ha riscosso successo, se è stato premiato, se è diventato 'cult', unico parametro di successo di questa società bacata.
So solo che è un piacere fisico leggerlo, viverlo. Ti lascia un buon sapore in bocca.
Magnifico.

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