domenica 14 giugno 2009

Jane Eyre

di Charlotte Bronte - Garzanti

Sfinito da cotanta letteratura moderna, dalla sua debordante presenza, ogni tanto devo riprendere fiato rifugiandomi nel classico, che più classico non si può.
Jane Eyre, libro di punta di una delle sorelle Bronte, è uno splendido propellente in tempi di crisi come questi.
I tempi del drammone ci sono tutti. Maltrattamenti, orfanotrofi, abbandoni, amori irrealizzabili, fughe, stenti, lacrime e passioni. Ma il libro è un costante riscatto, un continuo spronare il lettore, al quale la scrittrice si rivolge direttamente, a non mollare mai, a vedere sempre il meglio dietro al male, a non perdere mai la speranza.
E infatti l'eroina (sempre di donne si parla...) trova sempre un aiuto, un lavoro, un'amicizia, un'eredità che la rende ricca e finalmente corona il suo sogno d'amore.
E il finale è chiaro, definito: e vissero felici e contenti.
Splendido, anche se, secondo me, molti non saranno d'accordo, Jane Austen è imbattibile.

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