di Clara Sereni - Rizzoli
Evoluzione naturale di un’utopia? Narrazione di una sconfitta? Storia di un’illusione?
Questo libro è uno splendido esempio letterario di cronaca di vita vissuta. Clara Sereni, scrittrice, si trova coinvolta nelle vicende politiche della sua città, diventando vice-sindaco in una giunta di sinistra. E dopo due anni perde. Il libro è la narrazione di un tentativo, apparentemente sconfitto, di gestione della cosa pubblica in modo pulito, democratico e con quello spirito di servizio che dovrebbe essere alla base di ogni cittadino prestato alla cosa pubblica. E’ il racconto di una delusione sì, ma soprattutto è un inno a non mollare, a non farsi sedurre dalle false promesse di chi vende fumo, a non voltare pagina saltando sul carro dei vincitori.
Parole forti, in un momento di buio politico e di sconfitte a ripetizione. Se volete vedere di che pasta sono fatte le donne ‘pulite’ allora leggete questo libro.
Anche per avere ancora una speranza, sebbene piccola.
venerdì 12 giugno 2009
Passami il sale
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