sabato 6 giugno 2009

ReadingList 5 - Arrivano i nostri

Il 6 giugno è l’anniversario (65 anni ormai) dello sbarco in Normandia. Un evento che ha di fatto dato l’inizio alla sconfitta del nazi-fascismo e al ripristino graduale della libertà in gran parte dell’Europa. A fianco delle diverse forme di lotta clandestine che ogni paese ha saputo al suo interno organizzare.
Il tema della guerra è sempre stato oggetto di racconti, scenario di storie più o meno affascinanti, accompagnata da una saggistica ricca e corposa.
Io ho scelto libri lontani dalle urla editoriali. Libri intimi, che raccontano storie, vere o inventate, che si sono sviluppate e terminate prima, durante e dopo gli anni bui del peggiore conflitto che la storia ha conosciuto.

Avete mai letto Legami e conflitti (lettere 1931-1965) di Alberto e Giovanni Pirelli, Archinto editore?
E’ una raccolta epistolare tra il padre Alberto e il figlio Giovanni Pirelli.
E’ la storia di una frattura, di una differenza sostanziale, di una lontananza generazionale.
E’ la storia di scelte che a un certo punto divergono, come spesso capita tra padri e figli, anzi che scelgono direzioni opposte. Ma è anche uno sguardo acuto e variegato di trent’anni di storia politica italiana.

La guerra e le sue spaventose aberrazioni, come l’olocausto. Siamo abituati a vedere questo scempio dell’umanità, almeno chi non ha avuto coinvolgimenti personali e familiari, dal di fuori, come un ‘fatto’ storico. Non conosciamo le storie personali, i drammi dei singoli.
Due libri, di cui uno famosissimo, ci danno una prospettiva più intima, familiare di questa vergogna.
Il primo è proprio Se questo un uomo, Einaudi, libro racconto dell’arresto e della prigionia in campo di concentramento di Primo Levi. Una storia atroce fatta di sorprusi, torture, psicologiche e non, persecuzioni, lotte per sopravvivere. Una storia che ci fa toccare con mano quali drammi i perseguitati hanno dovuto subire. Eppure questi racconti sono di una freddezza, di una lucidità che lasciano sgomenti. Un dramma che si è poi concluso, parecchi decenni dopo, con il suicidio dell’autore. Il libro è bellissimo, da far leggere ai propri figli, per non dimenticare, mai.
Il secondo è Destinatario sconosciuto di Catherine Kressmann Taylor, Rizzoli, un libretto gustoso che narra della storia di un’amicizia interrotta dall’inizio delle persecuzioni razziali in Germania. Due amici che improvvisamente si ritrovano su fronti opposti. Il libro è straordinario anche perché ci accompagna alla fine con una sorta di vendetta che mette tutti a tacere.

Suite francese, Adelphi, è un volume che riunisce due dei cinque romanzi che l’autrice Irene Némirovsky intendeva scrivere e che non riuscì causa il suo arresto e relativa deportazione al campo di Auschwitz. Il primo in particolare ha una capacità fotografica di raffigurare la realtà narrata. E’ la storia dell’esodo dei parigini a pochi giorni dall’arrivo delle truppe naziste. E ci riporta con esattezza le sofferenze, le pochezze, le angosce di una multitudine di uomini e donne alla sbando e terrorizzata. Ma indipendente dai racconti singoli, il volume ci riporta una scrittura formidabile e rarissima.

E Il casellante di Andrea Camilleri, come sempre Sellerio, ce lo dimentichiamo? Una storia d’amore totale, che annienta un uomo pur di seguire, e non perdere, la propria donna. Una storia d’amore che si aggroviglia con lo sfondo dello sbarco degli alleati in Sicilia. Non perdetevelo, mi raccomando, vi riconcilia con la vita e con la voglia di vivere.

La Storia di Elsa Morante, da Einaudi, è un esempio di letteratura. Punto.
Una storia familiare che attraversa tutta la guerra e non solo e che ci presenta ‘un’eroina’ dei tempi moderni alle prese con violenza, sorprusi, difficoltà quotidiane, stenti. Con una figura su tutti, Useppe, bimbo nato dalla violenza subita dalla donna a opera di un tedesco. Questo libro è la Storia.

E per ultimo Il giardino dei Finzi Contini, Mondadori, storia di un amore, eccessivo e struggente come solo quelli giovanili sanno darci, con il dramma delle deportazioni che si avvicina, pagina dopo pagina, in modo inesorabile. Giorgio Bassani è stato un autore meraviglioso e ci ha raccontato pezzi di storia come pochi hanno saputo fare.

E poi ce ne sono tanti altri. Il paese dei mezarat di Dario Fo, Treno 8017 di Alessandro Perissinotto, ma anche i libri di Piero Chiara, di Andrea Vitali di...

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