di Andrea Camilleri - Mondadori
Si vedono i libri pubblicati da Sellerio e quelli pubblicati da Mondadori del maestro siciliano. Sono diversi, aldilà di Montalbano e Catarella. Diversi e, mi perdoni sempre il maestro, di serie B. Un po' truculenti, eccessivi. Una sorta di lato B del disco, quando c'erano i 45giri.
Questa è una storia allucinante, fatta di nevrosi, di infanzie perdute, di traumi permanenti. In un gruppo di amici, forse attratti gli uni dagli altri dalle rispettive turbe mentali. Già questo è un elemento narrativo che lascia perplessi.
Ma il tutto si consolida e manifesta in una serata, l'ennesima, in cui la follia di ogni protagonista raggiunge la sua massima espressione.
In questo libro tutto è troppo, e quindi si arriva alla fine con un senso di fastidio, ma anche di liberazione.
Io credo che questi siano i libri 'fast food' dello chef di alto bordo Camilleri.
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