domenica 9 gennaio 2011

Portami a casa

di Jonathan Tropper - Garzanti

Spesso la famiglia è un incubo. Spesso è lo specchio della propria vita. Spesso è il punto d'arrivo altre volte il punto di partenza. Soprattutto quando la ritrovi in occasione della morte del padre.
Questo è un libro di grande ritmo, americano fino al midollo, con dialoghi incalzanti, psicanalisi libera e obbligatoria per tutti, gente che va e gente che viene, ebraismo vero o presunto.
Una ricca storia, anche divertente, che fotografa una famiglia costretta alla riunione e costretta a convivere per un certo periodo.
Leggerlo ti fa partecipare, ti fa vivere le dispute tra fratelli, ti fa sentire l'odore dei piatti tipici.
Libro leggero, gradevole e appassionante. Con finale col botto.

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